Funzione ed estetica

Ortodonzia

Un bel sorriso e quindi un’armonia facciale di cui andare fieri permette di essere più fiduciosi in se stessi, con vantaggi a tutte le età, sociali e professionali.

A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma a volte il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.

Thích Nhat Hanh
Ortodonzia Apparecchio fisso e mobile

L’ortodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle anomalie di sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari.

I principali obiettivi dell'ortodonzia sono:

  • allineare correttamente i denti
  • ripristinare una corretta occlusione dentale (il modo in cui i denti si articolano tra di loro)
  • ripristinare una corretta attività masticatoria
  • favorire la respirazione
  • migliorare l’estetica del sorriso e del viso in generale
  • prevenire e risolvere affollamenti gravi e mancate eruzioni dentarie
  • migliorare la salute dei denti e del loro apparato di sostegno
  • migliorare la propria autostima

LA FIGURA DELL ORTODONTISTA

Si consiglia ai pazienti che volessero intraprendere un trattamento ortodontico di rivolgersi esclusivamente a ortodontisti specializzati e non all’odontoiatra generico. L’ortodontista infatti ha conseguito la specializzazione in Ortognatodonzia e Gnatologia e possiede quindi capacità e competenze professionali specifiche per analizzare, comprendere e correggere con successo problemi di malocclusione e il disallineamento dei denti. Suo e’ il compito di applicare l’ apparecchio e fare tutte le visite e le opportune modifiche che consentono di raggiungere il risultato del trattamento.

Dopo Prima di
Espansione del palato e successiva terapia fissa multibrackets

TRATTAMENTO ORTODONTICO FISSO

L’ortodonzia fissa è quella disciplina che consente, mediante movimenti dentali programmati e controllati, di ottenere o di ripristinare una occlusione funzionalmente ed esteticamente ottimale. Il movimento dentario può riguardare un singolo dente oppure coinvolgere l’intera dentatura. Il trattamento ortodontico può essere effettuato in modo ottimale tanto nel bambino, quanto nel soggetto adulto. Il limite al trattamento non è quindi rappresentato dall’età del paziente ma dalle condizioni dentali e parodontali e dell’articolazione temporo-mandibolare che andranno attentamente indagate e valutate. L’ortodonzia fissa è in genere rivolta a pazienti con dentatura permanente e vengono utilizzati apparecchi fissi. Questa tipologia di trattamento utilizza forze meccaniche (fili ortodontici, molle ed elastici) per consentire il riposizionamento dei denti. In alcuni casi sono necessarie delle estrazioni funzionali in modo da creare lo spazio per permettere il riposizionamento dei denti nella loro posizione corretta. Dopo una terapia ortodontica con apparecchiatura fissa è necessaria una fase di contenzione della malocclusione che nella maggior parte dei casi consiste nell’uso di apparecchiature mobili nell’arcata superiore e fisse nell’arcata inferiore

TRATTAMENTO ORTODONTICO INTERCETTIVO

L’ortodonzia intercettiva, detta anche precoce, ortopedica e/o funzionale, viene utilizzata come trattamento precoce di problemi funzionali sia dentali che di crescita delle ossa mascellari; solitamente rivolta a bambini in età di sviluppo che presentano una dentatura decidua (denti da latte) o mista. A differenza dell’ortodonzia fissa vengono utilizzati apparecchi rimovibili e sfruttate le forze muscolari per guidare lo sviluppo delle mascelle e permettere il riposizionamento dentale. Sono molto numerosi i casi che beneficiano di una terapia precoce intercettiva, anche prima dei 6 anni di età, quando è molto ampia la possibilità di modificare efficacemente la crescita e lo sviluppo del volto e della dentatura.

Dopo Prima di
trattamento ortodontico intercettivo
Description Here

APPARECCHIO MOBILE

Gli apparecchi mobili vengono indossati dai pazienti e rimossi, ad esempio, per mangiare e per lavare i denti. Esistono numerose tipologie di apparecchiature funzionali mobili per bambini e ragazzi, che proprio per la loro forma efunzione non possono essere applicate in modo fisso.

APPARECCHIO FISSO

Gli apparecchi fissi si applicano tipicamente in dentatura mista e permanente, quindi nei ragazzi e negli  adulti. Si distinguono in apparecchi non-multibrackets  (ad es., espansori delpalato, archi linguali) e multibrakets ovvero costituiti da piccole piastrine fissate direttamente sui denti. I brackets possono essere in metallo oppure realizzati con materiali con un colore simile a quello dei denti, tipo ceramica oppure i più discreti brackets in zaffiro che sono praticamente trasparenti.

APPARECCHIO MOBILE

Gli apparecchi mobili vengono indossati dai pazienti e rimossi, ad esempio, per mangiare e per lavare i denti. Esistono numerose tipologie di apparecchiature funzionali mobili per bambini e ragazzi, che proprio per la loro forma e funzione non possono essere applicate in modo fisso.

APPARECCHIO FISSO

Gli apparecchi fissi si applicano tipicamente in dentatura mista e permanente, quindi nei ragazzi e negli  adulti. Si distinguono in apparecchi non-multibrackets  (ad es.: espansori del palato, archi linguali) e multibrakets ovvero costituiti da piastrine molto piccole fissate direttamente sui denti. I brackets possono essere in metallo oppure realizzati con un materiale più simile al colore dei denti, tipo ceramica oppure i più discreti brackets in zaffiro che sono praticamente trasparenti. 

DOMANDE FREQUENTI

Quali sono i problemi che può causare una malocclusione o dentatura irregolare?

Un’occlusione non corretta, disarmonie cranio-facciali ed una dentatura irregolare possono causare problemi di tipo funzionale correlati alla masticazione, deglutizione e respirazione, ma anche alla fonazione e alla postura; inoltre una disallineamento dentale può riflettersi in una maggiore predisposizione a disturbi di tipo parodontale.

Qual è il costo di un apparecchio ortodontico?

Il costo del trattamento ortodontico dipende dal tipo di caso da affrontare, in quanto varia in base alla complessità e alla durata del trattamento. Il prezzo può variare da 1.500 euro per i trattamenti semplici a 7.000 euro per quelli complessi.

I trattamenti ortodontici fissi eseguiti nel Centro Dentistico Rinaldi sui bambini e ragazzi si intendono completamente conclusi al compimento del 20esimo anno di vita. Pertanto i preventivi forniti comprendono tutte le visite di controllo e l’eventuale supporto specialistico fino a tale data. Con questo approccio si garantisce il mantenimento dell’allineamento raggiunto negli anni delicati della crescita, compatibilmente con la piena collaborazione del paziente.

Quando iniziare a portare il proprio bambino dall'ortodontista?

Il Centro Dentistico Italiano raccomanda di far visitare il bambino dall'ortodontista dai 4 ai 6 anni, quando tutti i denti da latte sono ancora presenti in bocca per verificare se esiste una buona armonia tra le componenti anatomiche e dentali che costituiscono l'architettura cranio-facciale. Verranno quindi "intercettate" eventuali disarmonie dentali e/o scheletriche che, se non corrette in fase di crescita, difficilmente possono essere risolte più tardi. Una visita in età precoce diventa inoltre importante per verificare lo stato di salute dentale e le corrette procedure di igiene orale.

In generale è consigliabile portare vostro figlio ad un controllo ortodontico In presenza di queste situazioni:

  • precoce o tardiva perdita dei denti;
  • difficoltà nel masticare o nel chiudere la bocca;
  • problemi respiratori;
  • succhiamento del dito o altre abitudini orali viziate;
  • affollamento dentale (denti malposizionati);
  • mascellari che deviano nella chiusura;
  • difficoltà nel parlare;
  • denti sporgenti;
  • trauma masticatorio delle guance o del palato;
  • disarmonia facciale;
  • serramento o digrignamento dentale;
  • rumori nell'articolazione della mandibola.

Talvolta la terapia ortodontica precoce o intercettiva riesce a migliorare ma non a risolvere la situazione; sarà necessario quindi prevedere e programmare una terapia più tardiva, e più complessa, che porti ad una correzione definitiva in dentatura permanente (dopo i 12 anni). In certi casi potrà rendersi necessaria l'estrazione di alcuni elementi dentali. I tempi, la sede ed il loro numero dipendono dalla valutazione dello specialista che si prefigge di migliorare l'estetica e la buona funzione della masticazione.

Quando un adulto dovrebbe valutare un trattamento ortodontico?

Un adulto dovrebbe considerare un trattamento ortodontico in caso di:

  • morso scorretto (malocclusione), cioè una relazione scorretta tra l’arcata superiore e inferiore
  • denti affollati o spaziati, ovvero situazioni che predispongono a carie e malattie gengivali
  • dolore e disfunzione temporo-mandibolari causati da interferenze ovvero malposizioni dentali
  • desiderio di avere un sorriso sano e radioso


Quale tipo di apparecchio è più indicato nel mio caso?

L’apparecchio ortodontico più adatto al paziente viene deciso dopo un processo che comprende: la prima visita, il check-up ortodontico,  lo studio del caso ortodontico e un colloquio con il paziente per illustrare la diagnosi e il piano di trattamento consigliato e le eventuali opzioni terapeutiche.

La prima visita serve per fare lo screening iniziale e valutare la necessità di trattamento. Per i pazienti in crescita viene inoltre valutato se ci troviamo  nella finestra temporale corretta oppure se è più conveniente non inziare subito il trattamento e rimandarlo.

Quanto dura il trattamento ortodontico?

Dipende da tanti fattori, dalla complessità del caso, dalla risposta soggettiva alle forze impiegate e dalla collaborazione del paziente. La durata indicativa del trattamento vi verrà illustrata nel corso del colloquio per lo studio ortodontico del caso. Per andare avanti rapidamente è importante mantenere un buon livello di igiene e recarsi regolarmente ai controlli periodici. Ogni apparecchio deve essere controllato con periodicità: la durata di un controllo e la frequenza con cui viene eseguito dipendono dal tipo di apparecchiatura e dalla fase del trattamento ortodontico in cui ci si trova: a volte bastano pochi minuti, a volte invece le procedure possono essere più lunghe e complesse perché è necessario riattivare le forze che vengono applicate sui denti.

Cosa sono le malocclusioni di terza classe?

La terza classe scheletrica è causata da un deficit di crescita mascellare associato tipicamente ad un eccesso di crescita mandibolare.  Nelle terze classi gli incisivi chiudono in genere con un rapporto di "testa a testa" o nei casi più gravi si assiste ad una palese inversione del morso.

Inoltre si riscontra un volto con deficit del mascellare ed eccesso mandibolare di conseguenza il profilo risulta concavo o piatto, con un arretramento dei tessuti cutanei e una prevalenza di:

  • profilo del mento piatto e solco labio-mentale ridotto
  • riduzione del tono e del profilo del labbro superiore
  • abbassamento della punta nasale

Come si trattano le malocclusioni di terza classe?

Nel bambino in età dello sviluppo il Centro Dentistico Italiano propone interventi precoci mediante l'utilizzo di apparecchiature ortodontiche al fine di:

  • frenare la crescita di una mandibola esuberante
  • favorire la crescita di un mascellare superiore iposviluppato
  • Una volta terminata la crescita il trattamento è sempre considerato tardivo e le possibilità di correzione ortopedica delle basi ossee si riduce notevolmente.
  • In età adulta pertanto, una grave malocclusione scheletrica di III classe che incida sulla funzionalità masticatoria e sull'estetica, può essere risolta solo facendo ricorso alla chirurgia maxillo–facciale in combinazione con trattamenti ortodontici pre e post chirurgici.
  • In presenza di una malocclusione di entità più lieve, si può cercare di compensare la discrepanza scheletrica fra le due arcate lavorando sull'inclinazione degli elementi dentali anteriori, entro i limiti biologici consentiti.
  • Il Centro Dentistico Italiano è specializzato nella cura delle malocclusioni di terza classe grazie a un team di specialisti con una significativa esperienza nel trattamento di questi complessi casi.

Cosa succede al viso durante la chirurgia maxillofacciale?

È importante sapere che nel caso d’intervento chirurgico l’aspetto del viso subirà dei cambiamenti. Quanto maggiore sarà il movimento di spostamento chirurgico dei mascellari, tanto maggiore saranno la modifiche del viso. Sono per questo necessari una pianificazione accurata dell’intervento ed una continua comunicazione tra ortodontista, chirurgo maxillo-facciale e paziente.

Quali apparecchi si usano per la chirurgia ortognatica?

La terapia ortodontica d’elezione per questo tipo di trattamento è eseguita con bracket fissi su entrambe le arcate per permettere il miglior controllo della posizione dei denti prima, durante e dopo l’operazione. Durante l’intervento inoltre i brackets aiuteranno il chirurgo a posizionare correttamente i mascellari.

Quanto dura normalmente una terapia combinata ortodontica-chirurgica?

La durata complessiva del trattamento combinato è in media di 18/30 mesi. La durata è sempre subordinata alla complessità del caso. Dopo l’operazione chirurgica l’ortodontista dovrà eseguire una rifinitura dell’occlusione.

L’ortodonzia fissa fa cariare i denti?

Dire che le apparecchiature ortodontiche provochino la carie è falso. Certamente l’ortodonzia aumenta il ristagno di cibo quindi di placca batterica, di conseguenza se non si mantiene una corretta igiene orale il rischio di carie aumenta. E’ infatti obbligatorio che il paziente ortodontico sia istruito alla pratica di una corretta igiene orale ed effettui in maniera continuativa i controlli periodici di igiene e le sedute di igiene orale professionale.


Mi mancano uno o più denti: posso fare un trattamento ortodontico?

Certamente, anzi spesso è anche necessario perché quando mancano alcuni denti la dentatura restante può subire delle modifiche di posizione, spostandosi in maniera incontrollata negli spazi creati dalla mancanza dei denti. La terapia ortodontica ripristina una corretta posizione dentaria, necessaria anche alla creazione di spazi adeguati all’inserimento di impianti o altri dispositivi protesici che sostituiscono i denti mancanti. Per questo motivo la terapia prende il nome di ortodonzia preprotesica.

Quali disagi può provocare l’apparecchio ortodontico fisso?

Il posizionamento di qualunque apparecchio fisso richiede un iniziale periodo di adattamento, molto variabile e soggettivo, in base al tipo di apparecchiatura e alle funzioni soggettive del paziente . I soggetti più giovani naturalmente si abituano molto più velocemente. In questa fase si possono verificare fastidio e difficoltà alla masticazione, decubiti e a volte afte (ulcerette della bocca). Sono situazioni facilmente gestibili e lo studio fornisce tutte le istruzioni a riguardo. L’adattamento iniziale varia da 2 giorni a 2 settimane dopodichè il paziente smette di percepire l’apparecchio e le funzioni tornano nella norma.

Cos’è e come si può correggere il morso profondo?

Il morso profondo o deep bite o morso coperto è una malocclusione molto diffusa tra i pazienti e spesso erroneamente considerata come una semplice imperfezione estetica. Si parla di morso profondo quando gli incisivi dell’arcata superiore coprono in modo eccessivo quelli inferiori. In una condizione di normalità, ossia quando le due arcate dentarie sono correttamente allineate, gli incisivi superiori coprono per circa due millimetri gli incisivi inferiori, oltre questa misura possiamo parlare di morso profondo. Nei casi più gravi gli incisivi superiori possono arrivare a toccare con il loro margine la gengiva degli incisivi inferiori, mentre quelli inferiori possono arrivare a premere sul palato, generando delle lesioni ai tessuti di sostegno dei denti che portano alla mobilità e alla perdita precoce degli incisivi.

Il morso profondo si manifesta come un difetto estetico, specialmente a carico dell’arcata superiore, spesso con un sorriso gengivale o gummy smile. I sintomi del morso profondo sono anche altri: difficoltà di masticazione e di pronuncia, maggiore propensione alla carie, alla parodontite e all’usura precoce dei denti, problemi di postura della mandibola e della colonna vertebrale che predispongono a mal di testa e mal di schiena. Una condizione di morso coperto spesso arretra la mandibola dalla sua posizione normale generando una tensione deI sistema muscolo scheletrico cranio- cervicale, determinando o predisponendo fortemente l’insorgenza di cefalea muscolo-tensiva. Quindi è importante affrontare il problema del morso chiuso nel modo giusto. 

Le cause del morso profondo sono:

  • anomalia scheletrica ereditaria;
  • traumi;
  • abitudini scorrette es. bruxismo, succhiamento del dito o del ciuccio per più di 2aa.

Il morso profondo si distingue in:

  • forma scheletrica;
  • forma dento-alveolare;
  • mista.

La principale causa è quella genetica a carattere ereditario, spesso si riscontra nelle famiglie come caratteristica comune di nonni, genitori, nipoti. Il morso coperto si può facilmente correggere se il soggetto interessato è nell’età dello sviluppo osseo. Nei bambini e negli adolescenti la terapia ortodontica corregge il difetto riportando le arcate nel giusto allineamento e azzerando gli effetti della malocclusione. Quando il soggetto ha già ultimato il suo sviluppo scheletrico non è più possibile intervenire sulla parte ossea e la terapia ortodontica può andare a correggere solo la posizione degli elementi dentali. In questi casi si può comunque ottenere una buona correzione del morso coperto con buoni risultati estetici e funzionali. La terapia ortodontica esprime il suo massimo potenziale nella correzione del morso coperto di forma dento-alveolare pura ovvero quella in cui l’anomalia è limitata agli elementi dentali, caratterizzata da un’eccessiva eruzione dei denti anteriori mentre la dimensione verticale scheletrica non risulta alterata.


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